Un Festival attraverso l'Italia della cultura e della collaborazione
llaGuida è un'iniziativa promossa da cheFare, agenzia per la trasformazione culturale, per stimolare una presa di coscienza collettiva sui nuovi centri culturali: spazi di confronto, di scontro e di trasformazione che nelle loro diversità appartengono ad una rete nazionale e formano una delle ossature civiche più importanti del paese.
In tutta Italia migliaia di comunità e organizzazioni stanno rispondendo attraverso azioni culturali collaborative. C'è la necessità di nuove esperienze, competenze e prospettive per ripensare il significato della partecipazione. Le conseguenze della pandemia di Coronavirus hanno rivoluzionato le visioni del futuro dell'intero pianeta e accelerato fenomeni di cambiamento e disparità che erano già in corso. I nuovi centri culturali sono luoghi che davanti alle limitazioni richieste dal principio di distanziamento sociale devono affrontare la sfida di un ripensamento totale delle loro attività e del loro ruolo.
Il Festival - riprogettato a causa della pandemia - propone incontri e laboratori per sviluppare nuove competenze e costruire insieme un orizzonte di senso comune. Fare camp, fare piazza e fare festa: costruire competenze, conoscersi e farsi conoscere, incontrare i decisori, i networker, i ricercatori e poi anche, necessariamente, divertirsi.
Tra giugno e ottobre 2020 si è svolta la prima tappa de laGuida, suddiviso in due momenti: ilCAMP e laPiazza. Il festival si è svolto in forma online e offline, alternando riflessione a formazioni e incontri tra operatori dal basso e policy maker sul tema della partecipazione e si è focalizzato per questa prima tappa sui territori del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. In particolare, dal 22 giugno al 1 luglio si è svolto ilCAMP, in un formato online, strutturato in un momento di formazione seminariale, in tavoli riservati ai partecipanti e incontri aperti al pubblico. Il 13 e 14 ottobre si è svolta laPiazza, in un formato ibrido in parte online e in parte dal vivo, concepito come un momento di networking tra comunità culturali, pubblici e stakeholder del territorio per creare nuovi canali di dialogo e supporto.
Fondazione Unipolis è sostenitore dell'iniziativa.