Pubblicato il Primo Rapporto Italia Generativa

12/01/2023

Investire il futuro, prima le persone, contro la disuguaglianza demotivante, l'ecosistema della singolarità, la nuova cornice del bene comune della sostenibilità. Sono queste le cinque direttrici indicate nel Primo Rapporto Italia Generativa, presentato il 12 gennaio a Roma, nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica. Lo studio prende in esame il dinamismo sociale ed economico del contesto italiano in comparazione con i Paesi europei. Il Rapporto è curato dal Centre for the Anthropology of Religion and Generative Studies (ARC) dell'Università Cattolica con il sostegno di Fondazione Unipolis ed è promosso da Associazione COMM.ON, Generatività.it e Alleanza per la Generatività Sociale.

Obiettivo del Rapporto, consultabile nella sua versione integrale al link italiagenerativa.it, è evidenziare le aree di opportunità e di blocco dello sviluppo all'interno della società italiana, lungo le direttrici relazionali di intergenerazionalità, complessità e contribuzione, i cui esiti sono già evidenziati nel titolo scelto per la prima edizione “Italia in surplace. Dalla dispersione intergenerazionale all'ecosistema generativo".

L'immagine messa a fuoco dal Rapporto è quella di un Paese dalle grandi potenzialità, ma concentrato nel rimanere in equilibrio sul posto, anziché nel lanciarsi verso il futur​o che lo attende, disperdendo così la propria forza. Un'Italia in cui gran parte delle energie – pubbliche e private – sono impe​gnate nel tentativo di conservare la posizione, più che nel costruire un domani desiderabile, soprattutto relativamente alle giovani generazioni. L'auspicio è quello di sbloccare tale situazione, rigenerando condizioni adatte a favorire uno scatto in avanti, diventando una società più matura e consapevole della propria storia e, proprio per questo, più capace di concentrarsi sulle vere priorità.

Alla presentazione del Rapporto in Senato, coordinata dal vicedirettore del Corriere della Sera Antonio Polito, sono intervenuti Patrizia Cappelletti (Ricercatrice ARC), Mauro Magatti (Sociologo), Pierluigi Stefanini (Presidente Fondazione Unipolis), Gian Carlo Blangiardo (Presidente ISTAT), Tiziano Treu (Presidente CNEL), Alessandro Canelli (Presidente IFEL).​​




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