Legge di bilancio 2020: passi avanti e ritardi verso lo sviluppo sostenibile. L’analisi di ASviS

27/02/2020

​"Valutiamo positivamente la Legge di Bilancio 2020, anche se l’efficacia dei singoli provvedimenti dipenderà dalla rapidità e dai contenuti dei decreti attuativi”, commenta il Presidente dell’ASviS Pierluigi Stefanini. "Questo vale, in particolare, per le spese per investimento, tema sul quale l’Italia ha accumulato nel passato drammatici ritardi. Per questo, l’ASviS seguirà da vicino l’attuazione dei singoli provvedimenti, fornendo una valutazione più puntuale possibile in occasione della redazione del Rapporto di ottobre 2020".

Con queste parole è stato introdotto l’incontro dedicato al Rapporto ASviSLa Legge di Bilancio 2020 e lo sviluppo sostenibile. Esame dei provvedimenti e situazione dell’Italia rispetto ai 17 Obiettivi dell’Agenda 2030” presentato il 26 febbraio a Roma all’Auditorium Parco della Musica, evento al quale sono intervenuti il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, il Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, il Presidente del Parlamento Europeo David Maria Sassoli e la Coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare per lo sviluppo sostenibile Chiara Braga, oltre ai rappresentanti di quattro associazioni di giovani: AIESEC Italia, Rome Hub Global Shapers, European Youth Parliament, Fridays for Future Roma.

Come ha poi successivamente sottolineato il Portavoce dell’ASviS, Enrico Giovannini: "Rispetto allo scorso anno, la Legge di Bilancio 2020 mostra un evidente cambio di impostazione a favore dello sviluppo sostenibile, coerentemente con le politiche europee. Riprende molte proposte dell’ASviS, ma per alcuni settori cruciali, come educazione, occupazione giovanile, tutela della biodiversità, i provvedimenti sono insufficienti per contenuti e risorse assegnate".​

Infatti la Legge di Bilancio 2020 è molto più attenta ai temi legati allo sviluppo sostenibile, coerentemente con le nuove linee programmatiche definite a livello europeo, che adottano l’Agenda 2030 come cornice generale delle politiche Ue. I provvedimenti recepiscono alcune proposte dell’ASviS: dal legame tra incentivi per “Industria 4.0” ed economia circolare al varo di un Green New Deal italiano, dall’impegno per la mobilità sostenibile a quello per l’innovazione, dalla lotta alle disuguaglianze di genere all’attenzione ai problemi abitativi e delle periferie. Tuttavia, si evidenziano insufficienze significative, come per la tutela della biodiversità e nell’assegnazione di risorse adeguate a istruzione, cooperazione allo sviluppo e occupazione giovanile, soprattutto tenuto conto dei 21 Target che sono “in scadenza” nel 2020.