I risultati del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2023 di ASviS

12/06/2023

​Dal Festival l'appello della società civile per “tenere acceso il futuro"

La settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, che si è concentrata nei giorni dall'8 al 24 maggio, ha rappresentato una grande manifestazione collettiva di cittadine e cittadini per impegnarsi in prima persona e chiedere alla politica di tenere viva la prospettiva di un futuro sostenibile.

Un appello racchiuso nei 984 eventi del cartellonefatti di storie, esperienze e confronti per tutelare il Pianeta, le persone e il sistema economico e sociale del nostro Paese. Tanti temi di confronto, tutti al centro dell'Agenda 2030 dell​e Nazioni Uniteche la partecipazione al Festival ha testimoniato essere una base ideale condivisa verso il nostro futuro per una parte consistente della società civile.

L'ASviS ha organizzato insieme ai suoi Gruppi di lavoro 24 di questi eventiattraverso un format itinerante. Cinque le tappe in giro per l'Italia per approfondire una diversa dimensione della sostenibilità: sociale a Napoli, ambientale a Bologna, economica a Milano, culturale a Torino, istituzionale a Roma. Un Festival con un grande interesse anche in rete e sui media: la mobilitazione sui social ha raggiunto 121 milioni di impressions, mentre attraverso 70 ore di dirette streaming sono state raggiunte 15 milioni di persone, con oltre 1,9 milioni di visualizzazioni, anche grazie alla condivisione degli eventi sui siti Ansa e Rai, e la campagna del Festival sulle reti tv e radio della Rai grazie alla collaborazione con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio ha ottenuto oltre 48,4 milioni di contatti lordi. Gli incontri hanno ospitato dibattiti costruttivi per il nostro Paese, anche per merito delle competenze degli oltre 150 relatori e relatrici che sono intervenuti e hanno dialogato tra loro e con le Istituzioni, inclusi 22 tra ministri, viceministri, sottosegretari, presidenti di Regione e sindaci. Tutto ciò è stato reso possibile grazie a una mobilitazione davvero unica di tanti attori diversi, a partire dagli aderenti di ASviS ma non solo, per un impegno condiviso sullo sviluppo sostenibile, a cui ora devono seguire risposte politiche concrete.

Anche Unipolis e Unipol, attraverso gli eventi promossi dai CRU - Consigli Regionali Unipol, hanno partecipato al Festival sostenendo l'iniziativa e organizzando diversi appuntamenti. Qui maggiori informazioni:​

Durante le varie iniziative è stato sottolineato come punto di partenza la necessità di programmare la transizione ecologica, perché questa consente all'Italia di agire in maniera efficace, sia nel breve che nel lungo periodo, aumentando la resilienza – una caratteristica fondamentale in un periodo storico afflitto da crisi multiple. Programmare significa soprattutto affrontare al più presto alcuni importanti impegni, come è stato chiesto alle istituzioni nell'evento di chiusura del Festival, partecipato da tutte le forze politiche. Dalla presentazione della bozza del Piano integrato energia e clima (Pniec) entro giugno alle iniziative di attuazione del nuovo Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), dall'approvazione politica della nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile (SNSvS) alla convocazione del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (Cite), che non si è più riunito dalla formazione del nuovo governo. Queste sono solo alcune delle richieste più urgenti da cui partire, che rappresentano le fondamenta necessarie per lo sviluppo sostenibile del nostro Paese, ma come ASviS abbiamo presentato un articolato pacchetto di proposte concrete (riepilogate qui alle pagine 21-23), sistemiche e trasversali, immediatamente attuabili. 

In particola ASviS vuole continuare a sviluppare il dibattito culturale del Paese su questi temi, soprattutto con i giovani, per portare l'Italia in una direzione che non guarda ai singoli ambiti su cui intervenire, ma che assume un approccio olistico in grado di “unire i puntini" per realizzare un cambiamento del modello economico che sia al tempo stesso rispettoso del Pianeta ma anche attento a “non lasciare indietro nessuno", come ​ci ricorda la stessa Agenda 2030. Come ha ricordato alla chiusura del Festival il direttore scientifico di ASviS, Enrico Giovannini, sullo stato di attuazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile: “non bisogna solo accelerare quelle curve, ma portarci tutto il Paese", è questa la grande sfida di una transizione giusta.

Come sottolineato dai Presidenti di ASviS, Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini, anche Presidente di Fondazione Unipolis, con riferimento alle alluvioni che hanno colpito l'Emilia-Romagna: “Il disastro che ha messo in ginocchio la Regione ci impone di fare i conti con una nuova normalità, legata alla crisi climatica. E allora per arrivare preparati bisogna definire con urgenza puntuali piani di adattamento specifici per i diversi territori e strategie di lungo termine che tengano conto del repentino innalzamento delle temperature globali. Dopo la catastrofe naturale che ci ha colpito la società civile ha lanciato un appello chiaro alla politica; ora spetta al governo rispondere prendendo le decisioni strategiche necessarie. L'ASviS come sempre sarà pronta al dialogo per aiutare il Paese a orientarsi verso lo sviluppo sostenibile. Perché la partita dell'Agenda 2030 è ancora tutta da giocare, insieme, e con maggiore slancio a tutti i livelli, per “tenere acceso il nostro futuro"."​



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