È sul doppio binario della formazione rivolta ai dentisti e dell'informazione ai cittadini che Fondazione ANDI Onlus e ANDI hanno deciso di dare il proprio contributo alla battaglia contro la violenza di genere. Un atto vile che, nella maggior parte dei casi, si compie all'interno delle mura domestiche e che rappresenta anche un grave problema di sanità pubblica. Per questo nell'ambito del Progetto “Odontoiatri sentinelle contro la violenza su donne e minori" sono stati realizzati due importanti strumenti: il Vademecum per l'odontoiatra e la Guida per il cittadino che in situazione di pericolo voglia denunciare un caso di maltrattamento.
“l Vademecum vuole essere un promemoria per gli odontoiatri rispetto ai passi indispensabili da compiere per noi dentisti quando ci troviamo di fronte a casi di sospetto maltrattamento. Grazie alla FAD del Progetto Sentinella abbiamo già imparato a riconoscere e a gestire empaticamente i casi che giungono ai nostri studi. Ora, grazie a questo strumento, avremo a portata di mano indicazioni utili sulla condotta da tenere e potremo attuare gli step necessari per tutelare e aiutare la vittima, soprattutto in caso di pericolo" – racconta la dottoressa Gabriella Ciabattini Cioni, Vice Presidente di Fondazione ANDI e Coordinatrice Nazionale della Commissione Politiche di Genere e Pari Opportunità di ANDI.
Nella guida dedicata al cittadino si trovano invece i suggerimenti per chi, venendo a conoscenza di una situazione di maltrattamento, vuole denunciare ma non sa cosa fare e come consigliare la vittima. Anche in questo caso una raccolta di informazioni pratiche che vanno dall'indicazione dei numeri utili al coinvolgimento dei Servizi sociali, in caso siano implicati dei minori, ma soprattutto un modo per evidenziare il ruolo che anche l'odontoiatra può avere all'interno della rete di operatori che intervengono nell'intercettazione precoce della violenza.
Su entrambe le pubblicazioni è presente il logo della FNOMCEO, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri che, insieme a ENPAM e alla stessa ANDI, se ne farà portavoce. Infine, l'ufficio esteri ANDI, nel contesto FDI, porterà a livello internazionale i due strumenti. In questo modo potranno diventare un modello anche per tutte quelle nazioni che vorranno estendere ai loro contesti nazionali questa battaglia di civiltà.
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