Care leavers: diventare grandi senza una rete

17/07/2025

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Care leavers: diventare grandi senza una rete​​

“Non si diventa adulti a 18 anni e un giorno. Ma è quello che ci si aspetta da noi." – Carol

In Italia, ci sono ragazze e ragazzi che, al compimento della maggiore età, devono affrontare l'autonomia senza l'appoggio della propria famiglia. Si chiamano care leavers – giovani che escono da percorsi di tutela, come l'affido familiare o la comunità educativa, spesso dopo un'infanzia segnata da un'infanzia o un'adolescenza segnate da momenti di buio profondo. Quando il sistema li considera “adulti", in molti casi si ritrovano da soli a fronteggiare il mondo.

Carol, Aisha e Moustafa fanno parte del Care Leavers Network Italia, progetto dell'associazione Agevolando APS ETS. Le loro storie sono diverse, ma attraversate dallo stesso filo: la forza di chi ha dovuto crescere in fretta, e oggi chiede che nessuno debba farlo da solo.

Carol è pedagogista, ha vissuto un affido familiare che si è trasformato in maltrattamento. A 15 anni ha trovato il coraggio di chiedere aiuto. È passata dalla comunità alla vita autonoma, ha studiato, si è formata, ha costruito una nuova famiglia fatta di relazioni scelte. “Non è scontato poter parlare della propria storia: farlo è stato un percorso di cura. Raccontarsi è anche un atto politico: per cambiare il sistema, per chi verrà dopo di noi."

Aisha, dopo un'infanzia segnata dalla violenza domestica, è entrata in comunità a 6 anni. “Avevo occhi grandi e un fiocco rosa. Non ero io il problema. Oggi ho imparato ad amare me stessa, e a perdonare. Ho lasciato la scuola per lavorare e potermi garantire un posto in una struttura di semi-autonomia. Entrare nel Care Leavers Network mi ha cambiata: ho trovato una famiglia fatta di persone con esperienze simili alla mia."

Moustafa è arrivato in Italia dall'Egitto, attraversando a piedi mezza Europa. “La mia famiglia mi ha mandato via perché c'era bisogno di qualcuno che andasse a lavorare all'estero e mandasse i soldi a casa. Sono partito da minorenne, ho visto amici morire, e sono arrivato a Bologna da solo. A 18 anni ero senza casa, lavoro e documenti. Poi ho conosciuto Agevolando. Per la prima volta ho sentito che c'era un muro a cui potermi appoggiare."

Il progetto Caring is Sharing, promosso da Agevolando APS ETS in collaborazione con il Coordinamento Italiano dei Servizi Contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia (CISMAI) ETS e sostenuto da Fondazione Unipolis con il Bando ACT, lavora proprio in questa direzione: dare sostegno concreto ai percorsi di autonomia dei care leavers, offrendo spazi, relazioni, ascolto e diritti.

“Molti di noi non sono più immersi nei percorsi di accoglienza, ma continuiamo a parlarne per lasciare qualcosa a chi verrà dopo. Perché, se non è la famiglia, deve essere lo Stato a garantire tutela, ascolto e possibilità." – Carol

Il 18 marzo, in occasione della Terza conferenza nazionale del Care Leavers Network, i ragazzi e le ragazze di Agevolando hanno portato la loro voce e le loro 23 raccomandazioni in Senato (guarda il video​). Non solo per sé, ma per tutti quelli che restano invisibili. Perché ogni care leaver è, prima di tutto, una persona con diritti, sogni e un valore da riconoscere.

Per saperne di più visita la pagina progetto​.​

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